venerdì 30 marzo 2012

Petrichor

Questa è la storia di un vaso.
Anzi, non è tutta la storia di un vaso, perchè non mi va di raccontarla.
Questo è il finale della storia di un vaso.
Accadde che - non si sa come, non si sa perchè - questo Vaso si trovasse a essere pieno per un po' più dei tre quarti della sua capacità. Per molto tempo resto così, con l'acqua ferma che iniziava a puzzare anche un po' di stantio e di ammuffito. Il Vaso se ne stava lì, all'angoletto, perdendo giorno dopo giorno le speranze e dispiacendosi sempre più che l'acqua che conteneva, in principio bella e cristallina, stesse diventando un po' come quella di uno stagno tutta zozzume e muschio. Non era una bella sensazione sentirsi marcire dentro.
Poi un bel giorno il Vaso venne riempito, non di molto ma di quanto bastava ad alleggerire il peso che si portava dentro, a diluire un po' quell'acqua sporca e a farlo sentire un po' migliore. Il Vaso riacqiustò le speranze, e ogni giorno con ansia aspettava il momento in cui sarebbe arrivata altra acqua a diluirlo. Ma c'era una cosa a cui il Vaso non aveva mai pensato.. cosa sarebbe successo nel momento in cui sarebbe stato pieno fino all'orlo? Non se lo era proprio mai chiesto.
Meno che mai si sarebbe posto una domanda del genere quando venne qualcuno che - bicchiere alla mano - iniziò a svuotarlo!
Il Vaso era stupefatto, esaltato, al settimo cielo! Non si sentiva così limpido e leggero da tanto, troppo tempo! Era una sensazione meravigliosa, certo, c'era ancora un po' di marciume sul fondo ma l'acqua nel Vaso non era mai stata così pulita..
Il Vaso così iniziò ad aspettare che tornassero a svuotarlo un altro po'.. E aspettò.. e aspettò.. e aspettò.. ma non si vide nessuno. Il Vaso comunque non perdeva la speranza "capiterà di nuovo" - si ripeteva - "capiterà di nuovo, porteranno via altra acqua sporca e tornerò ad essere leggero come prima!", ma i giorni passavano e il Vaso restava lì. Piano piano anche il Vaso iniziò a perdere le speranze, "quantomeno" - iniziò a pensare - "prima o poi mi porteranno altra acqua fresca di fonte". Stavolta le speranze del Vaso non dovettero attendere a lungo prima di trovare compimento. Ben presto infatti iniziò a piovere. Una pioggia fitta, scrosciante e incessante. Il Vaso in principio era contento perchè era proprio ciò che aveva tanto atteso, ma la pioggia continuava, e ben presto il Vaso si rese conto che l'acqua piovana non era esattamente ciò che più desiderava. Non era lontanamente comparabile con l'acqua fresca di fonte!
Una notte, la più oscura che il Vaso avesse mai visto, ci fu un tremendo temporale, la pioggia batteva forte e il Vaso era ormai quasi pieno fino ai bordi, continuava a piovere e il Vaso - in preda al panico - ormai aveva iniziato a strabordare. Ci fu un lampo, poi un tuono violentissimo. Poi il Vaso non sentì più nulla.

La mattina dopo il Vaso si svegliò. La prima cosa che lo colpì fu il forte e intenso odore della terra dopo la pioggia. Lentamente riprese coscienza di sè, si accertò di essere tutto intero - e non si sa come lo era davvero! - ma soprattutto si rese conto con immenso stupore di essere VUOTO! Il temporale durante la notte lo aveva fatto rotolare sul fianco e la pioggia battente aveva portato via ogni traccia di zozzume lasciate dall'acqua stantia.
Era vuoto, ed era pulito.
Era la sensazione più bella che il Vaso avesse mai provato.
Ma a cosa serviva un vaso vuoto?
Il Vaso non dovette attendere a lungo la risposta. Il temporale aveva provveduto anche a quello. Durante la notte infatti un po' di terra gli era finita dentro e presto il Vaso si rese conto che di lì a poco avrebbe ospitato un meraviglioso fiore che stava nascendo. Lo sentiva proprio sul suo fianco, un piccolo germoglio che - forse e con le cure giuste - ben presto sarebbe diventato un fiore.

Il Vaso capì così che c'era qualcosa in più rispetto al solo limitarsi ad aspettare che qualcuno prenda o porti un po' di acqua, che non gli piaceva per niente l'essere la seconda o terza scelta di chi, non sapendo cosa vuole, butta un po' tutto a caso, che anche dalle cose brutte viene sempre fuori anche qualcosa di buono, che ha senso aspettare qualcosa solo se merita veramente il tempo passato ad attenderla, che le cose che tanto desideri magari poi non sono quelle che ti rendono felice veramente.. e che magari ti alzi una mattina - con l'odore di quando ha appena piovuto - e capisci che tu vuoi essere un vaso da fiori, non il vaso dell'acqua che hai sempre pensato di essere!

venerdì 16 marzo 2012

Good Mood

Sì, lo so, lo so. Ormai ho esperienza in merito. Il primo post su un blog dovrebbe essere solo e soltanto di tue tipi: o di beta-testing o profondo/celebrativo/introduttivo. Ne ho scritti tantissimi di primi post. Non altrettanti ultimi, c'è da dirlo. Stavolta non mi va, d'altronde è un Gitufo Stocastico, perciò l'ordine dei post potrebbe anche essere perfettamente randomico, no? Ma non siamo qui per tirare i dadi.
Sono davanti a un pc, molto di buonumore - cosa che da un paio di giorni mancava - e ho una voglia matta di provare la funzione di post via mail! (Effettivamente questo rende questo post un articolo di beta-testing!). C'è questa cosa che mi è venuta in mente adesso, ma è troppo profonda per scriverla su facebook, troppo lunga per entrare nei 140 caratteri di twitter e troppo da condividere per essere postata su g+. Qual'è questo pensiero?
È che.. quando c'è qualcuno che si fida di te e in te ci crede indiscriminatamente.. ecco, è proprio bello! Soprattutto quando la persona in questione è qualcuno che tu rispetti e ammiri tantissimo (ma su questo ci farò un post apparte, prima o poi!). E c'è da dire anche che ogni tanto fa piacere pure riuscire a dare qualcosa a chi a te ha dato tanto..Non c'è niente di più bello di una faccia stupita o di un sorriso.
Niente di niente.

Nota a piè di post: mi sono fregata da sola. In un colpo solo sono riuscita a fare sia un post profondo che un post di beta-testing!
Gitufo!