giovedì 6 febbraio 2014

Zero - Anche i frigoriferi vanno in paradiso

Anche questo è un post recuperato dal mio vecchio blog. C'è stato un tempo, sempre al liceo, in cui scrivevo poesie. Questo è uno dei miei componimenti migliori. In memoria del defunto frigorifero.

16/03/2008 13.52.28
O Frigo,
tu, compagno di mille merende
tu, battericida di tanti biberon
tu, testimone di tanti gelati
tu, fredda finestra nelle estati più torride
tu, che hai visto tante torte
e ancora più budini e merendine fresche
tu, ospite di tanti surgelati
tu, che col tuo reparto zero accoglievi stracchini, mozzarelle e salumi
tu, che con le tue fredde membra cullavi i tiramisù
tu e la tua fredda pelle di acciaio
su cui, come piercing e tatuaggi, trovavano dimora calamite,
figurine, diete e foto di personaggi famosi.
Tu, fresco compagno
ingiustamente colpito al cuore in una tiepida mattina di marzo
da un inesperto idraulico-pseudo scultore di ghiaccio,
che nel tentativo di aggiustare quello che in realtà era solo un neo
nella tua immensa perfezione, 
ti ha colpito in pieno,
e io, sentendo le tue strazianti grida di dolore
(e ancor più gli insulti del tuo assassino)
sono accorsa per vederti spirare le ultime molecole
di gas refrigerante che scorrevano nei tuoi tubi.
Tu frigo, amico fedele, che mi hai visto crescere
che hai cambiato dimora,
compagno silenzioso di merende e stuzzichini segreti,
resterai per sempre nel mio cuore.
Rimpiazzato subito dal tuo assassino e dalla sua perfida moglie
che non faceva altro che augurarti la fine della lavatrice (e non era un buon augurio)
il tuo sostituto non riuscirà mai a prendere il tuo posto,
ogni volta che mi chinerò per prendere qualcosa penserò a com'erano sistemati comodamente i tuoi scomparti
e a come il congelatore se ne stava buono in un angolo
e ogni panino che mangerò, mi ricorderà per sempre il tuo immenso reparto zero.
Amico fedele, con me ti piangono Max Pezzali, Robbie Williams e Aladdin,
il vichingo calamitico danese, souvenir mai pienamente apprezzato,
il cornetto finto, bramato ad ogni pasto,
il pinguino e le foche, tuoi freschi amici
e in fondo al loro cuore anche il tuo assassino e la sua megera moglie.
Mio fedele amico, sono sicura che lassù ove il tuo refrigerante spirito è volato
sarai sicuramente in compagnia del pesce spada e del delfino,
tuoi cari amici scomparsi prima di te.
O Frigo, sarai sempre nei nostri cuori.
 
Refrigera IPace

Razionali macchine da guerra

Come qualcuno saprà, per varie vicissitudini recentemente ho recuperato il backup di uno dei blog che tenevo ai tempi del liceo, quello più privato e personale (sì, ero una piccola nerd in erba che aveva un blog pubblico e uno personale, alti livelli!). Pian piano sto rileggendo tutto, la maggior parte sono post stupidi in cui racconto la mia giornata tipo, ma ogni tanto qualcosa di bello lo scrivevo anche all'epoca. E mi sembra giusto, visto che quel blog non è più online, riproporlo qui.

Razionali macchine da guerra.

19/11/2007 18.17.29
"A scuola, sopratutto quest'anno stiamo approfondendo molto il fatto razionale-irrazionale e ciò che rispettivamente rappresenta ciò, la razionalità è bene, è luce, è dispari, è armonia, è un triangolo che poggia sulla base.
L'irrazionalità è male,  oscura, è pari, è caos, è un triangolo rovesciato.

Lo scientifico serve a creare menti razionali. Perfette macchine da guerra in grado di risolvere un equazione parametrica, di operare un'altro essere umano, di capire che se uno non riesce a pronunciare il nome dell'oggetto che ha in mano ha un problema all'encefalo destro.

La cosa più "umana" che potremo mai studiare allo scientifico è la filosofia che, ops, anche i filosofi stessi dicono sia inutile. Che "quando serve, non è più filosofia, ma scienza"

Usciremo da qui come delle perfette scientifiche macchine da guerra.
La razionalità, la precisione, la scientificità (si dice così?) sono tutto.

Qui non c'è posto per i sentimenti. Sì, puoi analizzare una poesia e dire che sentimenti dovrebbe trasmettere. Ma non è detto che tu provi quei sentimenti.  E se li provi sei debole, non vai in fondo. Sei "passionale" non "scientifico". Non sei più quella macchina da guerra che dovresti essere.

Questo va bene. Saremo macchine da guerra pronte ad affrontare razionalmente tutto della vita. Pronti a scandagliare tutto ciò che ci circonda pronti a trovare cause ed effetti delle cose.

Ma quando la perfetta e razionale macchina da guerra si trova davanti ad una sensazione, come la paura, razionalmente assurda, perché la macchina da guerra ha analizzato e valutato tutti i rischi, ma irrazionalmente bloccata.. cosa fa?"